Crociere alle Isole Pontine

Sabato: Nettuno
L’imbarco è previsto al porto di Nettuno (Rm) alle ore 18:00. Sistemazione in cabina doppia e cena a bordo o in porto. Pernottamento
Domenica: Palmarola
Una navigazione nelle prime ore della mattina e si raggiunge l’isola di Palmarola. Un’isola piccola e selvaggia non abitata, con un gruppo di piccole palme a cala di Porto. E’ senza dubbio la più bella delle isole Pontine grazie all’assenza di costruzioni. Ha delle pareti di roccia chiara che cadono in acqua e formano uno scenario quasi innaturale. Bagni, snorkeling e aperitivo al tramonto. Ci si sposta verso Cala Mezzogiorno a sud dell’isola, per trascorrere un’altra notte indimenticabile tra la culla delle onde e le stelle.

Lunedi: Ponza
Si fa cambusa nelle prime ore del mattino, in modo da partire presto alla scoperta dell’isola di Ponza, la maggiore dell’Arcipelago delle Ponziane (o anche dette Pontine).  La costa frastagliata e rocciosa ci conduce alla caletta del Frontone, dove è consigliata una visita e la sosta per un bagno. Si seguita la veleggiata fino a raggiungere Cala Inferno per potersi tuffare e godere di questi fondali color smeraldo. Si riprende la navigazione per raggiungere a breve distanza la spiaggia di Spaccapolpi una roccia fatta a forma di forcella rovesciata che delimita la caletta dove ci ancoriamo per il bagno e per il pranzo. La natura qui fa da padrona; immersi in un verde e in un mare cristallino che rispecchia i colori delle roccie. Consigliato snorkling, alla ricerca dei pesci dai colori variopinti. Giunti al tramonto, si ancora in una rada riparata e si gusta la prima cena sotto un manto di stelle.

Martedi: Ponza
Il Mattino trascorre tra questo incantevole scenario mentre si veleggia per raggiungere le  Grotte romane di Pilato, dove ci si arriva con il tender. La storia racconta che queste vasche dove sbucano i cunicoli della grotta, fossero dedicate all’allevamento delle murene. Oggi sono il ritrovo più ammirato dai turisti, che aspettano di tuffarsi in quelle acque di un color blu cobalto. Si prosegue a visitare le baie più famose di Ponza: Cala dell’Acqua, Cala di Feola, e navigando in questo braccio di mare, si attraversa lo stretto di fronte a Zannone. La sosta è d’obbligo, tra le roccie scavate nel tufo da dove i più audaci, possono tuffarsi in queste acque limpide. Si raggiunge la grotta di Capo Bianco, dove ci si immerge per un bagno in acque cristalline e brillanti per i raggi solari che filtrano fino al fondale. Si arriva infine alla famosa Chiaia di Luna, una delle più belle e selvagge rade di tutto il Mediterraneo. Circondata sui 3 lati da strapiombi di tufo chiaro di oltre 60 mt che cadono a picco sul mare. Il nome è dovuto alla luna che tramonta su questo lato dell’isola rendendo più vivo il contrasto tra il bianco della scogliera ed il fondo azzurro. Riparata e sicura, difende le barche come se si ormeggiasse in porto. Si rimane qui per la notte.

Mercoledi: Ventotene
Si parte presto per raggiungere Ventotene, la più lontana delle isole dell’Arcipelago. Prima di prendere la rotta però, si cerca di vedere se pure a distanza, l’isola di Zennone, disabitata e non molto ricercata per le sue bellezze… Si riprrende dunque la navigazione, dirigendosi quest volta sull’isola di Ventotene, a 25 mgl di navigazione (circa 4/5 ore). Ventotene significa “tiene il vento” qui di sicuro c’è sempre una brezza che accompagna le giornate di vacanza. Si raggiunge finalmente la rada di fronte Porto Romano e ci si ferma per un aperitivo, bagno e per prepararsi per la notte. L’isola non è famosa per la vita notturna, ma piuttosto per le immersioni alla scoperta di relitti anche piuttosto recenti. Il porto romano è scavato nel tufo e l’intera isola ha delle botteghe e localini all’interno di piccole grotte che rendono questo posto molto pittoresco. Vale la pena di visitare l’isola in mare e a terra! E’ giunta la sera e ci si prepara per una notte o in rada, oppure al porto di Ventotene per completare la visita dell’isola mangiando un cartoccio di pesce fritto in un grottino! Si pernotta in porto oppure in rada.

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Giovedi: Ventotene
La mattina si cerca di circumnavigare l’isola e arrivare alle rovine di villa Giulia, per chi volesse visitare un simbolo dello sfarzo dell’impero romano. Sosta meritata per un bagno indimenticabile a Parata grande, punto famoso per fondali, colori e ubicazione. Se il tempo ci assiste, veleggeremo ancora un pò per toccare Santo Stefano, un isolotto riserva marina, dove sorge il carcere borbonico dove furono imprigionati gli antifascisti. Visto che il carcere è un’opera architettonica, può valer la pena di visitarlo con guida locale. Serata a disposizione per cenette al porto, o sotto le stelle…

Venerdi: Ponza
E’ giunto il momento di tornare verso il porto di imbarco. Si raggiunge Ponza per tuffarsi ancora una volta in mare prima che finisca la magica avventura. Poi si naviga verso Nettuno per arrivare in porto verso sera. La sera è ottimale per una cena ancora tutti insieme per poi salutarsi alla prossima avventura. Pernottamento.

Sabato: Nettuno
Lo sbarco è previsto entro le ore 10:00.

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